Foto di Davide Rebellin

Davide Rebellin è deceduto oggi pomeriggio a Montebello Vicentino, investito da un camion mentre si stava allenando. L’incidente è avvenuto lungo la Strada Regionale 11 dove, presso uno svincolo, l’autista del mezzo non si sarebbe fermato travolgendo così il ciclista veneto.

Nonostante l’intervento del personale del Suem 118, non c’è stato niente da fare. Il camionista si sarebbe allontanato senza soccorrere il corridore e, nel giro di pochi giorni, è stato identificato dalle autorità.

Tracciamo ora un profilo della carriera di Davide Rebellin il quale, dopo trent’anni di carriera da professionista, si era appena ritirato al termine del recente Giro del Veneto.

Davide Rebellin, la carriera del ciclista veneto

Davide Rebellin, nato a San Bonifacio (VR) il 9 agosto 1971, è stato un grande specialista delle classiche. Il suo anno d’oro è stato il 2004, anno in cui divenne il primo corridore nella storia a vincere Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi nell’arco di una settimana.

Ripercorrendone la carriera dagli inizi, il veneto ottenne già ottimi risultati da dilettante, vincendo il Giro delle Regioni e la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo nel 1991, nonché la medaglia d’argento ai campionati mondiali di Stoccarda sempre nello stesso anno. Nel 1992, pochi giorni dopo avere disputato la prova in linea ai Giochi Olimpici di Barcellona, passò professionista.

Da neopro si mise subito in mostra, chiudendo nono al Giro di Lombardia, mentre la prima vittoria giunse nel 1993 alla Hofbrau Cup, breve corsa a tappe tedesca. Il quarto posto alla Milano-Sanremo e il successo nella prima tappa del Giro del Trentino furono i suoi acuti nel 1995, mentre nel 1996 giunsero ottime prestazioni al Giro d’Italia e alla Vuelta di Spagna. Concluse infatti la Corsa Rosa in sesta piazza, trionfando nella settima tappa con arrivo sul Monte Sirino in Basilicata, e al settimo posto assoluto nella gara spagnola. Terminò la stagione con l’ottavo posto ai Mondiali di Lugano e con il quinto posto al Giro di Lombardia.

Da lì in avanti i risultati più prestigiosi arrivarono dalle corse di un giorno o dalle brevi gare a tappe. Nel 1997, per esempio, vinse la Classica di San Sebastián e il Gran Premio di Svizzera a Zurigo nell’arco di pochi giorni, precedendo nella seconda occasione Jan Ullrich, fresco vincitore del Tour de France. In quella stagione concluse la Coppa del Mondo in quarta posizione.

La prima tappa del Giro di Svizzera, la Tre Valli Varesine e il Giro del Veneto furono i suoi acuti nel 1998, mentre nel 1999 portò a casa Giro del Veneto e Giro del Friuli. Il 2000, per quanto privo di successi a esclusione del Giro del Veneto, lo vide cogliere una notevole terza piazza alla Liegi-Bastogne-Liegi e una sesta posizione al Giro di Lombardia.

Prima dell’esplosione del 2004, Rebellin ottenne buoni risultati anche nel triennio 2001-2003, con il trionfo alla Tirreno-Adriatico nel 2001 come ciliegina sulla torta, senza scordare il secondo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi nel 2001 e la medesima posizione al Giro di Lombardia nel 2002.

Ormai al terzo anno di militanza nella squadra tedesca Gerolsteiner, la primavera del 2004 rappresentò l’apice della sua carriera. Prima, infatti, ci fu il trionfo alla Amstel Gold Race, quindi alla Freccia Vallone e infine alla Liegi-Bastogne-Liegi. Nella prima e nella terza occasione precedette l’olandese Michael Boogerd, mentre nella seconda, sul durissimo arrivo del Muro di Huy, riuscì a staccare Danilo Di Luca di tre secondi. Chiuse secondo in Coppa del Mondo, preceduto di appena tredici punti (340 a 327) dal connazionale Paolo Bettini.

Un buon 2005 lo vide quarto all’Amstel Gold Race, terzo alla Freccia Vallone e quinto al Giro di Lombardia, piazzamento (quest’ultimo) ripetuto anche nel 2006, mentre nel 2007 fu nuovamente sugli scudi. Dopo un secondo posto alla Parigi-Nizza, conquistò infatti la seconda piazza all’Amstel Gold Race, la vittoria alla Freccia Vallone e il quinto posto alla Liegi-Bastogne-Liegi, chiudendo la stagione in sesta posizione ai Mondiali di Stoccarda.

Se possibile, nel 2008 andò ancora più forte, terminando quarto alla Milano-Sanremo, vincendo la Parigi-Nizza, piazzandosi secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi, conquistando la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Pechino e terminando al quarto posto ai Mondiali di Varese nella gara vinta da Alessandro Ballan su Damiano Cunego.

Sciolta la Gerolsteiner, nel 2009 approdò alla Diquigiovanni-Androni Giocattoli di Gianni Savio, con cui conquistò la sua terza Freccia Vallone e una terza piazza alla Liegi-Bastogne-Liegi nel mese di aprile. Ma, pochi giorni dopo, arrivò la notizia della sua positività al CERA durante i Giochi Olimpici di Pechino 2008, motivo per cui gli venne revocata la medaglia dal CIO e gli fu comminata una squalifica di due anni. Il 30 aprile 2015, dopo anni di battaglie legali, Rebellin venne assolto dalle accuse di doping senza però riottenere l’argento olimpico.

Tornato alle competizioni nella primavera del 2011 con il team Miche-Guerciotti, in quella stagione vinse la Tre Valli Varesine e il Trofeo Melinda, chiudendo invece alla piazza d’onore il Memorial Marco Pantani e la Coppa Sabatini. Da lì in avanti, i suoi successi di massimo rilievo saranno la classifica generale del Sibiu Cycling Tour nel 2013, il Giro dell’Emilia nel 2014 e la Coppa Agostoni nel 2015, mentre l’ultima vittoria in assoluto sarà la terza tappa del Tour International de la Wilaya d’Oran in Algeria, gara a tappe chiusa al secondo posto in classifica generale alle spalle del belga Laurent Évrard.

A livello World Tour riuscì ancora a cogliere la tredicesima piazza all’Amstel Gold Race nel 2014 e la ventunesima alla Milano-Sanremo nel 2016. Nel 2022 ha partecipato alla prima edizione del Campionato del Mondo Gravel in Veneto, terminando la gara in trentanovesima posizione. Il 16 ottobre 2022, a oltre 51 anni di età, disputò la sua ultima corsa da professionista, chiudendo la Veneto Classic al trentesimo posto.

Davide Rebellin sarà ricordato come un grande attaccante, estremamente generoso e sempre gentile e disponibile. Il suo talento e la sua passione lo hanno portato a gareggiare fino ai 51 anni, età in cui la maggior parte dei suoi storici rivali aveva appeso la bici al chiodo da almeno quindici anni, riuscendo spesso a chiudere davanti a ragazzi molto più giovani di lui.

Condoglianze alla famiglia di Davide Rebellin da parte dello staff di BiciMtbEbike.com.

3 pensiero su “DAVIDE REBELLIN muore investito da un camion. Un ricordo del campione veneto”

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