Damiano Caruso è stato uno dei grandi protagonisti del Giro d’Italia 2023, nonché nettamente primo italiano in classifica generale. Il siciliano, nato a Ragusa il 12 ottobre 1987, sta ottenendo i migliori risultati della propria carriera in questi ultimi anni, a partire dal secondo posto assoluto al Giro d’Italia 2021 e il quarto al Giro d’Italia 2023.
Andiamo ora a ripercorrere le tappe salienti della carriera dello scalatore della Bahrain-Victorious, il quale può vantare la top ten in classifica generale in ognuno dei tre Grandi Giri, oltre alla partecipazione a due diverse edizioni dei Giochi Olimpici (Rio de Janeiro e Tokyo) e a tre dei campionati mondiali come professionista (Ponferrada 2014, Innsbruck 2018 e Imola 2020).
Damiano Caruso, carriera e vittorie
Cresciuto nella Libertas Ibla Ragusa, con cui ha iniziato l’attività nel 2000, nella categoria Juniores è passato al G.S. Berti Mobili di Massa. Attivo nel 2006 nel team bresciano Unidelta-GLS al primo anno di categoria Dilettanti-Elite/Under 23, ha poi trascorso tre stagioni vestendo la maglia della Mastromarco, team toscano in cui hanno tra gli altri militato anche Vincenzo Nibali e Richie Porte.
Tra il 2008 e il 2009 arrivano i primi successi importanti, su tutti il titolo italiano in linea Under 23 nel 2008 e la seconda tappa (Modena – Lonato del Garda) al Girobio nel 2009. Nello stesso periodo partecipa ai mondiali in linea Under 23, giungendo decimo sia a Varese nel 2008 sia a Mendrisio nel 2009.

Grazie a questi risultati, nel luglio 2009 passa professionista con la LPR Brakes – Farnese Vini, divenendo membro della De Rosa – Stac Plastic nel 2010. La classifica giovani alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali nel 2010 è il suo primo timbro da pro, mentre la prima vittoria di tappa arriva nel 2013 nella medesima corsa, durante la quinta frazione tra Monticelli Terme e Fiorano Modenese.
Intanto, lasciata la De Rosa a fine 2010, entra a far parte della Liquigas-Cannondale da inizio 2011. In quella stagione esordisce in un Grande Giro, terminando in settantaquattresima posizione alla Vuelta di Spagna, dove giunge terzo nella penultima tappa con arrivo a Vitoria.
Al suo primo Giro d’Italia, nel 2012, riesce a vestire la maglia bianca di miglior giovane per sei giorni, terminando ventiquattresimo in classifica generale. L’anno seguente si migliora fino al diciannovesimo posto, mentre alla Vuelta di Spagna 2014 raggiunge il suo primo piazzamento in top ten, concludendo nono. A fine anno lascia la Cannondale per approdare alla BMC.
Con la nuova maglia, indossata dal 2015 al 2018, riesce a vincere diverse cronosquadre: due al Tour de France, una alla Vuelta di Spagna e tre alla Tirreno-Adriatico, oltre alla medaglia di bronzo nella specialità ai mondiali di Innsbruck 2018. A titolo individuale, conclude in ottava piazza il Giro d’Italia 2015 e in undicesima il Tour de France 2017.

In più termina secondo al Giro di Svizzera 2017 a 48″ dal vincitore Simon Špilak, vestendo per due giorni la maglia gialla di leader e chiudendo in seconda posizione la quarta tappa e in terza la nona e ultima frazione a cronometro. Risultati molto simili arrivano alla Tirreno-Adriatico 2018, dove veste per due giorni la maglia azzurra di leader e chiude secondo in classifica generale a 24″ da Michał Kwiatkowski.
Passato alla Bahrain a inizio 2019, proprio con questa squadra ottiene i risultati più prestigiosi della carriera. Nel 2020 vince il Circuito de Getxo “Memorial Ricardo Otxoa”, chiudendo in seguito decimo sia al Tour de France sia ai campionati mondiali di Imola nella prova in linea.
Al Giro d’Italia 2021 diviene capitano della squadra asiatica dopo il ritiro di Mikel Landa e da lì in avanti dà spettacolo sulle varie salite della Corsa Rosa, agguantando il successo di tappa nella frazione dell’Alpe Motta e chiudendo secondo nella generale a 1’29” dal colombiano Egan Bernal. Partito per aiutare lo stesso Landa alla Vuelta di Spagna 2021, riesce a trionfare nella nona frazione tra Puerto Lumbreras e l’Alto de Velefique, unico della fuga iniziale a precedere i big.

Il 2022, dopo un quindicesimo posto alla Milano-Sanremo, lo vede dominatore al Giro di Sicilia grazie al trionfo in classifica generale e in due tappe, mentre nel 2023 ha raggiunto un prestigioso quarto posto al Giro d’Italia nella generale.
Dopo il ritiro di Vincenzo Nibali e Fabio Aru, è diventato il faro del ciclismo italiano nelle grandi corse a tappe.
Damiano Caruso, vittorie da professionista
- 2013: 5a tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali
- 2020: Circuito de Getxo “Memorial Ricardo Otxoa”
- 2021: 20a tappa del Giro d’Italia
- 2021: 9a tappa della Vuelta di Spagna
- 2022: classifica generale, 2a e 4a tappa al Giro di Sicilia
In più ha vinto:
- 2010: classifica giovani della Settimana Internazionale Coppi e Bartali
- 2013: classifica scalatori al Tour of Beijing
- 2015: cronosquadre al Tour de France (9a tappa)
- 2016: classifica scalatori alla Vuelta a Andalucía
- 2016: cronosquadre alla Tirreno-Adriatico (1a tappa)
- 2017: cronosquadre alla Tirreno-Adriatico (1a tappa)
- 2017: cronosquadre alla Vuelta di Spagna (1a tappa)
- 2018: cronosquadre alla Tirreno-Adriatico (1a tappa)
- 2018: cronosquadre al Tour de France (3a tappa)
- 2022: classifica a punti al Giro di Sicilia
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