Antarctica Unlimited, foto cover

In questo periodo, il nome di Omar Di Felice è balzato nuovamente agli onori delle cronache grazie all’incredibile progetto “Antarctica Unlimited“, in cui l’ultracycler romano si proponeva di raggiungere il Polo Sud in bici.

Questa impresa, pur non essendo stata portata a termine, è riuscita in pieno nel suo altro obiettivo, denominato “Bike to 1.5° C”, consistente nel sensibilizzare l’opinione pubblica sull’emergenza climatica e più precisamente sul fatto che l’aumento della temperatura globale deve essere limitato a 1.5°C.

Il caldo anomalo e i forti venti catabatici hanno negato al nostro campione il raggiungimento del Polo Sud e, alla fine, il ciclista classe ’81 è riuscito a pedalare per 716,5 km.

L’idea iniziale consisteva nel pedalare per 1.100 km (dislivello di oltre 2.500 m) dalla costa di Hercules Inlet fino al Polo Sud, posto a 2.835 m di altitudine. Da lì avrebbe dovuto proseguire attraversando la catena dei Monti Transantartici, rientrando al Polo Sud dopo avere salito il ghiacciaio Leverett.

Il giro totale sarebbe stato di una lunghezza di 1.600 km, cioè la traversata in solitaria più lunga mai tentata in Antartide. Andiamo ora a leggere le dichiarazioni ufficiali di Omar, riprese dal suo profilo Facebook ufficiale.

Antartica Unlimited: le parole di Omar Di Felice

ANTARCTICA UNLIMITED 🇦🇶♾️: The End 🥹🤍

“Omar, your time is over” | Total distance 716.5 km ❄️

Quando ho ricevuto questo messaggio ero a pochissimi chilometri da Thiels, senza fermarmi da oltre 12 ore. Sapevo che stava giungendo il momento della fine e sapevo che per motivi di sicurezza non sarei potuto andare oltre. Non potendo più raggiungere il Polo entro la fine della stagione sono dovuto rientrare a Thiels.

Ho scelto di non prendere un aereo per spostarmi al Polo per pochi giorni residui: voglio concludere quest’avventura così come l’ho cominciata, solo con la forza delle mie gambe, del mio cuore e della mia mente. Perdonatemi, quindi, se non riesco a sentirmi sconfitto, anzi.

Al contrario sono orgoglioso di ogni singolo metro di questi 716.5 km percorsi, vivendo costantemente tra -10ºC e -25ºC, affrontando i feroci venti catabatici.

Per 48 lunghissimi giorni ho vissuto ed esplorato il luogo più estremo del Pianeta. Ho pedalato, spinto, sofferto. Ho riso, pianto, gioito. Ho vissuto l’esperienza più incredibile della mia vita, realizzando il mio sogno più grande ma, soprattutto, ho imparato una cosa: il vero obiettivo è stato ciò che l’Antartide mi ha lasciato dentro. Il punto di arrivo è solo un dettaglio.

Sono riuscito a rimanere qui fino all’ultimo secondo che mi è stato concesso, senza mai mollare neanche nei momenti più duri: ho dato tutto. Sapete perché non riesco a essere triste? Perché tutto ciò che ho vissuto è dannatamente più grande di qualunque record.

Per gli amanti dei numeri, questa sarà la seconda distanza più lunga percorsa in bici in Antartide (80% pedalato secondo un primo calcolo), ma per me è un pezzo di vita che non dimenticherò mai. Ora non vedo l’ora di sedermi e iniziare a scrivere la storia riannodando i ricordi ancora vivi nella mia mente.

Grazie a tutti voi che avete “vissuto” al mio fianco durante questi 48 giorni, a chi ha lavorato con me a questo sogno, a chi ha contribuito negli ultimi anni alla realizzazione di quella che resterà la più grande avventura che io abbia mai vissuto in sella alla mia bicicletta.

“Non tutte le ciambelle escono col buco” ma, talvolta, l’apparente imperfezione può avere un sapore dolcissimo.

La fat bike Wilier Antarctica Unlimited utilizzata da Omar Di Felice

Per maggiori info, vi rimandiamo al sito web personale di Omar Di Felice – ultracyclingman.com.

Rispondi

Scopri di più da Bicimtbebike.com: listini prezzi, test, bici elettriche, gare ciclismo

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading