Itinerario 2: Tavon – Due Laghi di Tavon e Coredo – Merlonga – 7 Larici – Malga Nuova di Coredo – Malga Rodeza Tres – Sentiero Rio Verdes – Viale dei Sogni – Coredo – Macelleria Corrà Dal Massimo Goloso – Hotel Pineta Tavon
Il nostro secondo itinerario in mtb elettrica ci ha portato alla scoperta del meraviglioso territorio di Predaia in Val di Non, con il piccolo centro di Tavon come punto di partenza e di approdo.
Ancora incantato dallo splendido tour realizzato in Alta Val di Non qualche giorno prima assieme all’amico Michele Sicher, in questa occasione ho optato per un viaggio solitario accompagnato esclusivamente dalla mia emtb e dalla natura circostante.
Come già deducibile dal titolo di questo articolo, i pezzi forti di questo giro in bici elettrica sono stati la Malga Nuova di Coredo, la Malga Rodeza di Tres (entrambe gestite dalla famiglia Rizzardi) e la macelleria “Dal Massimo Goloso” di Coredo, vero e proprio paradiso per gli appassionati di carne e salumi.
Queste terre sono però sempre piene di sorprese e, così come nel caso dell’itinerario precedente, posso affermare di aver provato stupore in continuazione, compreso in quei tratti un po’ meno battuti dai biker e forse meno famosi sotto il profilo del turismo.

Riassumendo questo viaggio, prima di dedicare un ampio spazio a ciascuna meta nei paragrafi successivi, dall’Hotel Pineta di Tavon mi sono diretto verso i laghetti Palù di Tavon e Coredo per poi accingermi a pedalare sui sentieri in direzione Merlonga e 7 Larici.
Da qui ho attraversato il meraviglioso parco dei 7 Larici da cui sono prima giunto alla Malga Nuova di Coredo e subito dopo alla vicina Malga Rodeza di Tres.
Dalla Malga Rodeza sono poi sceso da un ripido sentiero uscendo sulla strada asfaltata nei pressi del parco di avventura “Sores Park”, quindi ho scollinato in vetta al passo Predaia e ho pedalato fino alla Baita 7 Larici (in località Sfruz) da cui mi sono buttato a capofitto lungo la discesa del sentiero di Rio Verdes.
Al termine di quest’ultimo ho preso il bivio verso i laghetti Palù, ammirando l’orto biologico “Il Giardino sul Lago” e percorrendo infine il bellissimo “Viale dei Sogni” mentre già stavo pregustando gli incredibili profumi presenti nella macelleria – salumeria “Dal Massimo Goloso”.
Qui ho chiacchierato con Davide Corrà, figlio dello storico titolare del negozio, prima di rientrare a casa e parcheggiare la bici nel bike parking del Pineta Hotels.

Per chi non lo avesse ancora letto, ecco qui il nostro reportage del tour in ebike alla scoperta delle meraviglie dell’Alta Val di Non.
Hotel Pineta Tavon – Laghetti Palù di Tavon e Coredo
In circa un minuto, scendendo dal lato dedicato alle bici, ho raggiunto lo spettacolare scenario dei laghetti del Palù (meglio conosciuti come Due Laghi) partendo dal Pineta e, nonostante mi mancasse ancora molta strada da percorrere, mi sono ugualmente fermato in contemplazione per qualche istante.
Come riportato sulla tabella numero 10 in legno dei “Sentieri turistico – didattici di Sfruz e Smarano”, il lago di Tavon è naturale e dal 1934 viene sfruttato per scopi irrigui.
Il lago di Coredo è stato invece costruito in modo artificiale nel 1954. Alimentati entrambi dall’antico acquedotto del 1849 – 1851, sono oggi un importante punto di riferimento per il turismo locale.

Il bacino di Coredo ospita inoltre eventi di pesca e canottaggio, mentre nell’area verde limitrofa è posto uno spazioso parco giochi con numerose panchine in modo da regalare un salutare relax ai vari avventori.
Una volta risalito in sella e riportata la mente alla realtà attuale, ho oltrepassato il lago di Coredo per poi svoltare verso il sentiero numero 5 in direzione Merlonga subito dopo il parcheggio.
Sentiero Predaia nr. 5: Lago di Coredo – Merlonga
La località di Merlonga (frazione di Smarano) è un luogo a cui sono molto affezionato sin da bambino, quando con gli amici Mattia e Andreas Sicher andavo a giocare a tennis nel campetto locale.
A quei tempi giungevamo lì dopo un comodo viaggio in auto, mentre oggi… dai, è meglio che non mi lamenti poiché la mtb elettrica fa sembrare questo breve tratto quasi come una passeggiata.
Passeggiata incorniciata da un’atmosfera magica in mezzo ai mille colori della natura di questo lembo del Trentino.

Verso la fine, poco prima del pezzo più ripido, dovete girare a sinistra nei pressi dell’unico bivio non segnalato.
Dopo circa un quarto d’ora dalla partenza dal Pineta, ancora fresco e con la sosta ai laghetti per ammirare il panorama, ho raggiunto Merlonga da cui sono risalito attraverso una breve striscia d’asfalto verso i boschetti successivi in direzione 7 Larici.
Merlonga – 7 Larici
A parte un paio di volte (nel dubbio si va sempre dritto, come dicono i taxisti milanesi), il sentiero da Merlonga ai 7 Larici è ben indicato.
Dalle pendenze variabili e non regolari, risulta un allenamento perfetto per quei biker che abbiano voglia di “fare la gamba” con una mtb muscolare.

Tra l’altro, effettuando due veloci deviazioni, potreste raggiungere i prati di “Dos en Ciaura” oppure il bacino artificiale da cui ammirare la maestosità delle Alpi.
7 Larici – Malga Nuova di Coredo
I 7 Larici rappresentano per me un altro meraviglioso ricordo d’infanzia, sempre condiviso con Andreas e Mattia Sicher.
Non posso infatti dimenticare, nonostante siano passati circa venti anni, quegli inverni passati a buttarci a tutta velocità con bob e slittino sulle piste innevate dei 7 Larici come se fossimo stati ai Giochi Olimpici di Albertville o Lillehammer.
Tornando a noi, dall’ingresso al parco dei 7 Larici bisogna seguire il cartello recante la scritta “Malga Coredo” e dopo pochi km, finita la parte in piano, girare a destra sulla strada in asfalto.
Questi km di salita, prima su asfalto e poi su sterrato, sono i più duri di tutto il nostro itinerario e quindi vi consiglio di non sprecare inutilmente la batteria della vostra bici elettrica in precedenza poiché qui dovrete inserire la modalità “Turbo” del motore a causa delle dure pendenze.
Terminata la rampa finale, sul lato sinistro sarete accolti da un cartello in legno dalla scritta “Az. Agricola San Romedio, Fattoria Didattica, Malga Coredo”, da cui potrete raggiungere la Malga Nuova di Coredo (mucche permettendo 🙂 ) in pochi attimi.
Malga Nuova di Coredo: carne, miele e formaggi di produzione propria
Dopo la lunga salita dal bivio del parco dei 7 Larici, sono finalmente giunto al mio primo grande obiettivo di giornata (mantenendo un continuo occhio di riguardo alle tacchette di carica della batteria).
La Malga Nuova di Coredo, a 1.562 metri di altitudine, è un luogo incantevole in cui è possibile astrarsi dalla realtà quotidiana per qualche ora.

Accolto da numerosi animali (mucche, cavalli e capre) sin dal vialetto d’ingresso, ho risalito la strada fino all’entrata principale, dove ho potuto scambiare due chiacchiere con la signora Micaela, moglie del gestore Lino Rizzardi e madre di Igor (titolare della vicina Malga Rodeza di Tres).
“Noi siamo aperti dai primi di giugno fino a circa metà settembre. Qui abbiamo una fattoria didattica e prepariamo da mangiare con i prodotti di nostra produzione, tra cui miele, carne e formaggi.”
La famiglia Rizzardi non gestisce però solamente la Malga Nuova di Coredo, visto che: “Abbiamo in gestione anche la Malga Rodeza di Tres, dove utilizziamo sempre i nostri prodotti. Inoltre siamo titolari del Bar Ristorante Solarium Predaia (posto sulla vetta del passo Predaia, nda).”
La Malga Nuova di Coredo può essere raggiunta anche in auto (ma mi raccomando, usate la bici!) ed è un luogo perfetto anche per gli amanti della raccolta di funghi.

Verso metà settembre infatti, in condizioni meteo ben diverse (neve in grandi quantità), durante una gita con l’amico Livio Sicher abbiamo raccolto ingenti dosi di funghi di tipologie diverse.
Per saperne di più, i numeri di telefono di riferimento di Malga Nuova (e anche Malga Rodeza) sono 340/2386026 e 345/2290775.
Malga Rodeza di Tres: agriturismo e sciroppi fatti in casa
Dalla Malga Nuova di Coredo ho inforcato la mia emtb in direzione Malga Rodeza di Tres, seguendo le indicazioni dei cartelli e raggiungendo in pochi minuti l’agritur posto a 1.570 metri di altitudine.
Una volta arrivato, prima di scambiare qualche parola con Devis, sono stato accolto da due benauguranti scritte a favore dei ciclisti: “Welcome Bikers” e subito sotto: “Typical Food & E-bike service”.
Sinceramente sono rimasto sorpreso positivamente dal fatto di trovare una citazione sulle bici elettriche e, come poi mi avrebbe spiegato Devis, a Malga Rodeza sono presenti gli strumenti per aiutare i biker in caso di foratura o di qualche problema tecnico.

Questa malga, piccolo pezzo di paradiso del comune di Predaia, è recentemente passata nelle mani della famiglia Rizzardi, con un contratto di sei anni e… con la speranza di conquistare numerosi turisti grazie all’ottima qualità del cibo e alla possibilità di godersi un panorama meraviglioso in mezzo alla natura incontaminata.
“I nostri prodotti – ha esordito Devis – sono latte e derivati, cioè burro, ricotta e formaggi, un miele Millefiori di montagna e la carne (manzo, maiale), che cerchiamo di valorizzare all’interno del nostro agriturismo.”
Ma, c’è anche di più: “Adele, la nostra cuoca, è una erborista ed è riuscita a creare un meraviglioso e ricco orticello. Tra le varie cose, ha inventato lo sciroppo al basilico rosso oltre a produrre i classici sciroppo al sambuco e alla menta piperita. Inoltre serviamo il succo di mela e, ricollegandomi al discorso di prima, valorizziamo al massimo pure le nostre bevande oltre ai cibi.”

Conclusa questa piacevole chiacchierata, ho potuto assaggiare proprio lo sciroppo al basilico rosso e… se doveste passare da qui ve lo consiglio vivamente!
Malga Rodeza è aperta tutti i giorni da metà giugno a metà settembre, mentre durante il resto dell’anno potrete mangiare presso il ristorante durante il weekend e alcuni periodi di festa.
Passo Predaia – Sentiero Rio Verdes
Terminato il giro delle malghe, l’ultima tappa di questo mio secondo itinerario in mtb elettrica alla scoperta dei “tesori” della Val di Non riguardava la macelleria di Coredo “Dal Massimo Goloso”.
Da Malga Rodeza ho preso dunque il sentiero 503 in direzione “Rifugio Predaia – Rifugio Sores”, godendomi una piacevole discesa su sterrato.
Passando da “Laget” (1.436 m), “Rifugio Predaia ai Todes’ci”, “Predaia loc. Lapide” (1.300 m) e “Sores Park”, sono poi risalito dalla strada su asfalto verso la cima del passo Predaia (1.250 m), girando a destra verso la Baita 7 Larici una volta giunto al bivio “7 Larici/Smarano-Sfruz”.
Da qui sono entrato nel bosco, seguendo il cartello “Predaia mtb” 1-2 per Rio Verdes – Coredo, e mi sono immerso in questo tratto di Trentino tanto spettacolare quanto selvaggio, soprattutto con un terreno pesante e pieno di fango come in questa occasione.

Non è stata certamente una discesa facile, soprattutto per le continue pesanti vibrazioni a cui sono state sottoposte le mie braccia, ma posso comunque affermare di essermi divertito come non mai e che… quindici minuti della discesa di Rio Verdes valgono più di dieci allenamenti in palestra a sollevare pesi ( 🙂 ).
Verso la fine del sentiero, al posto di rientrare a Tavon, ho curvato verso Coredo immergendomi nuovamente nell’incredibile scenario dei Laghetti Palù (o Due Laghi) a qualche ora di distanza dal primo passaggio e con una sola tacca ormai rimasta nella batteria.
Orto Biologico “Il Giardino sul Lago” – Viale dei Sogni
Restando sul lato destro della sponda del Lago di Coredo, la mia attenzione è stata catturata dall’orto biologico “Il Giardino sul Lago”, gestito dalla cooperativa sociale GSH di Cles.
Di fronte a questo magnifico angolo di verde ero già passato (in bici o a piedi) innumerevoli volte, ma in questo caso mi sono fermato un po’ più a lungo, scattando anche qualche foto.
Il progetto “Giardino sul Lago” prevede la messa in atto di alcuni laboratori, in cui persone del luogo e turisti vengono coinvolti nella realizzazione di quadri, dipinti o composizioni floreali assieme a un gruppo di ragazzi disabili sotto lo sguardo di esperti ed educatori.
In questo modo viene favorita la possibilità di integrazione attraverso attività pratiche, in cui è quindi presente il contatto umano, e non soltanto teoriche.
Una volta ripreso il mio tour, ho proseguito lungo il sentierino sulla destra che dai Due Laghi porta fino a Coredo in via della Clesura, cioè il celeberrimo e magico Viale dei Sogni.

In pochi minuti, costeggiando l’antico canale “Iez” grazie a cui l’acqua giungeva fino al paese, ho raggiunto l’abitato di Coredo e… finalmente ho potuto fare sosta presso la macelleria “Dal Massimo Goloso”, ultima tappa di questo giro in ebike fra le terre della Val di Non.
Macelleria Corrà “Dal Massimo Goloso” di Coredo: carne e salumi di alta qualità
Parcheggiata la bici elettrica fuori dal locale (Coredo, piazza Cigni 6), sono stato accolto all’interno del negozio da Davide Corrà, figlio dello storico titolare Massimo e di Orietta.
Macelleria e salumeria di antica e consolidata tradizione, visto che gli inizi dell’attività familiare risalgono addirittura alla seconda metà dell’Ottocento, è oggi considerata fra le eccellenze assolute in campo gastronomico all’interno di Predaia e della Val di Non, ricevendo anche premi e menzioni a livello nazionale.

Ciò grazie alla produzione di alcuni prodotti di altissima qualità, riconosciuti e promossi anche da Slow Food, tra cui la Luganega Trentina e la Mortandela della Val di Non.
Per il resto, oltre a un’ampia scelta negli angoli dedicati a gastronomia e rosticceria, vi segnaliamo lo speckino con grappa al mirtillo nero, lo speck trentino, la lonza affumicata fresca, la carne salada, il lardo salato, il pollo speck affumicato, i vari tipi di würstel, i ragù di selvaggina e gli spettacolari hamburger di carne.
Oltre al punto vendita di Coredo, la famiglia Corrà è presente anche a Pellizzano (piazza Ponte 1), piccolo comune affacciato sul torrente Noce sempre in provincia di Trento, senza dimenticare gli eventi culinari organizzati sul territorio di Predaia.
Per saperne di più, vi consigliamo di visitare il sito web “Dal Massimo Goloso” oppure di telefonare al numero 0463-536129 (Coredo) o 0463-750853 (Pellizzano).

Salutato Davide, ho concluso il mio splendido itinerario pedalando ancora per un paio di km fino al Pineta Hotels, sognando già un nuovo viaggio verso lidi un po’ più lontani e altrettanto magici, cioè la zona di Castel Thun e… sarà una dolce sorpresa.
Conclusioni
L’itinerario della Predaia (Tavon – Malga Nuova di Coredo – Malga Rodeza di Tres – Macelleria “Dal Massimo Goloso” a Coredo – Tavon) in emtb è un giro fattibile per qualsiasi persona con un minimo di allenamento nelle gambe, altamente spettacolare sotto il profilo naturalistico e panoramico nonché gastronomico e culinario.
Luoghi come Malga Nuova di Coredo e Malga Rodeza rappresentano un angolo di paradiso all’interno della Val di Non, mentre la macelleria “Dal Massimo Goloso” è senza dubbio un punto di sosta obbligato per tutti gli appassionati di carne e salumi.
Che cosa aggiungere? Essendo un giro piuttosto lungo, come già ricordato nell’articolo, vi consiglio di inserire la modalità del motore “Eco” fino all’inizio della salita che dai 7 Larici porta alla prima malga in modo da potere utilizzare in questo tratto la modalità “Turbo” senza rischiare di restare privi di carica già a metà tour.

Inoltre per i biker non particolarmente a proprio agio su un terreno rovinato come quello del sentiero di Rio Verdes è possibile scendere dalla strada asfaltata prendendo il bivio per “Smarano-Coredo” dopo i 7 Larici.
Una volta giunti all’esterno del parco giochi dei Due Laghi potreste rientrare dal Viale dei Sogni oppure tirare dritto e arrivare davanti alla macelleria Corrà in un paio di minuti dal lato asfaltato.
Vedete voi, ma qualunque sia la vostra scelta, segnate sulla vostra agenda questo fantastico itinerario da percorrere in sella alla vostra mountain bike elettrica (e magari, per i più allenati, anche in mtb muscolare… ma che fatica!).
A presto, con un nuovo viaggio in emtb sulle pagine di bicimtbebike.com (pagina Fb AtomicBike)!
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