Foto cover del post sulla salita del Monte Bondone

Monte Bondone è una delle salite più leggendarie del Giro d’Italia, entrato nella storia della manifestazione Rosa grazie all’incredibile tappa del 1956 vinta da Charly Gaul sotto la neve. La salita trentina è stata traguardo di tappa nuovamente nel 1957, 1978, 1992, 2006 e 2023.

Andiamo ora a vedere i dati tecnici riguardanti la “Montagna di Trento”, per poi passare alla storia dell’ascesa nelle volte in cui è stata meta di arrivo al Giro d’Italia.

Salita del Monte Bondone: dati tecnici (da Aldeno)

  • Lunghezza: 21,4 km
  • Dislivello: 1.430 metri
  • Pendenza media: 6,7%
  • Pendenza max: 15%

Storia del Monte Bondone al Giro d’Italia

8 giugno 1956, ventunesima tappa del Giro d’Italia, frazione di 242 km da Merano al Monte Bondone. Quel giorno, entrato nella leggenda della Corsa Rosa, vide sbocciare il mito dello scalatore lussemburghese Charly Gaul, vincitore nella tormenta di neve con distacchi siderali sui rivali.

In mattinata Gaul era ventiquattresimo in classifica generale a 17′ dalla maglia rosa Pasquale Fornara e, in un colpo solo, si trovò così in maglia rosa. Sul traguardo di Monte Bondone arrivarono solo 41 degli 86 ciclisti partiti da Merano e Gaul precedette Alessandro Fantini di 7’44” e Fiorenzo Magni di 12’15”. In classifica generale il lussemburghese della Faema si trovò in testa con 3’27” su Magni e 6’53” su Agostino Coletto e questa sarebbe stata anche la classifica definitiva.

Charly Gaul sul Bondone nel 1956

Ma, “chi di Bondone ferisce di Bondone perisce” e nel 1957 la salita trentina risultò indigesta proprio a Gaul. Nella diciottesima tappa tra Como e il Bondone di 242 km, ci fu infatti un attacco a tradimento da parte dei suoi rivali dopo 102 km. Il lussemburghese, saldamente in maglia rosa, si fermò a fare pipì e a quel punto partì un violento attacco contro di lui.

Sul traguardo Gaul perse 10 minuti dal vincitore Miguel Poblet, il quale precedette Ercole Baldini e Louison Bobet di 1’26” e Gastone Nencini di 1’38”. Proprio Nencini sarebbe andato in rosa, mantenedola fino a Milano con 19″ su Bobet, 5’59” su Baldini e 7’31” su Gaul.

La terza vittoria sul Bondone andò invece all’italiano Wladimiro Panizza, primo azzurro in trionfo sulla dura ascesa alpina. Miro trionfò sui 205 km della diciassettesima tappa del Giro 1978, disputata tra Cavalese e il Monte Bondone. Al Giro 1992, la quattordicesima tappa partita da Corvara in Badia (205 km), fu vinta da Giorgio Furlan, il quale precedette Franco Chioccioli di 4’19” e Claudio Chiappucci di 4’25”.

Nel 2006 invece, sui 173 km della sedicesima tappa partita da Rovato, Ivan Basso demolì la concorrenza, precedendo i due alfieri della Saunier-Duval Gilberto Simoni e Leonardo Piepoli rispettivamente di 1’26” e 1’37”.

Ivan Basso in maglia rosa e Gilberto Simoni sul Bondone nel 2006

Infine, nel 2023, la vittoria è andata al portoghese João Almeida, il quale ha regolato allo sprint il gallese Geraint Thomas. Proprio quest’ultimo è riuscito a sottrarre la maglia rosa al francese Bruno Armirail.

Qui potete trovare altimetria, dettagli tecnici vari e storia al Giro della salita delle Tre Cime di Lavaredo.

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